Tante volte abbiamo sentito dire che tatuarsi durante la stagione estiva non va bene.
Il più delle volte, però, chi afferma questo non ha ben chiaro il perché… è una di quelle affermazioni così diffuse che si accettano così come sono, senza farsi domande. In realtà non è vero. O meglio, è vero solo in parte. Quel che potrebbe danneggiare un tatuaggio, infatti, non è tanto l’estate in sé, o il caldo e il sudore così frequenti in questa stagione. E’ vero, un tatuaggio in guarigione può subire dei danni nella sua struttura, e quindi sbiadire e rovinarsi tutto o in parte, ma solo in determinate condizioni, che possono coincidere con abitudini perlopiù estive, ma non solo… E che possono essere individuate, e se ci pensate bene, circoscritte:
1. Se esposto al sole diretto troppo presto, e per un lungo periodo (ore, non minuti). Se passeggiate e la parte tatuata casualmente è illuminata dal sole, non succede nulla, a patto che abbiate l’accortezza, quando ve ne accorgete, di coprirla o metterla all’ombra. E se il tatuaggio è fresco, ve ne accorgerete presto, perché la pelle ancora irritata al sole diretto brucia un poco. Una manica un po’ più lunga, un indumento che lo tenga protetto dalla luce solare per qualche giorno, e il gioco è fatto. Usare una buona crema di protezione resta un’ottima abitudine, anche dopo le 4 settimane che servono ai blastomi per sintetizzare le fibre del collagene che servono a riformare il nuovo epitelio, e servirà a mantenere bello il tatuaggio negli anni, insieme con la vostra pelle, sempre danneggiata da un’abbronzatura selvaggia. A maggior ragione in guarigione, oltre, come detto, a qualche cautela in più. E, se ci pensate bene, anche d’inverno c’è chi si fa le lampade… e l’attenzione dovuta è uguale.
2. Se immerso per un discreto periodo di tempo in acqua clorata (piscina) o salata (mare). Questo riguarda anche chi in piscina ci va non solo d’estate, perché il sale (anche il cloro di base lo è) tende a estrarre il colore dalla pelle. Uno dei vecchi metodi usati dai marinai per rimuovere tatuaggi indesiderati era infatti strofinarli col sale grosso (molto doloroso, peraltro). Anche qui, i tempi e i modi fanno la differenza: per i tatuaggi di piccole e medie dimensioni esistono infatti cerotti impermeabili che risolvono il problema alla radice. Negli altri casi, se il bagno non dura ore e si ha l’accortezza di sciacquare immediatamente dopo la pelle con acqua dolce, non succede nulla di che (vi parlo per esperienza personale). Certo, magari se il tatuaggio ha dimensioni veramente importanti, ed è pieno di colori e sfumature, valutate se è il caso… ma per tutti gli altri, no problem.
3. Ovviamente, tutte le altre precauzioni igieniche vanno rispettate, quindi fare del giardinaggio pesante, o sabbiature, o pulizie industriali di fondo senza coprire la parte tauata, anche no. E dimenticarsi di tenerlo lavato e unto di una buona crema (meglio se specifica) non gli porta bene, ma questo in ogni stagione…
Il clima estivo, al contrario, è ideale per la guarigione della pelle. E i motivi sono chiari, e supportati anche dalla scienza medica:
1. Siamo meno vestiti, quindi la parte tatuata respira meglio, si asciuga prima e il ristagno di sostanze di spurgo, dove i batteri proliferano, è ridotta al minimo. Non è un caso che diverse dermatiti abbiano giovamento dalle abitudini estive. Certo, la nostra cautela riguarda la lesione della pelle ma anche l’opera, ma una buona e veloce guarigione porta beneficio a entrambe.
2. Le fasi di cicatrizzazione che la pelle attraversa nei primi 15 giorni, quando cioè si forma un nuovo epitelio che sarà pronto dopo circa un mese, sono favorite dall’ambiente asciutto, aerato della medicazione traspirante (NON usate pellicola, mettete la crema come da indicazioni) e il collagene che riparerà la lesione si forma con meno impedimenti meccanici.
3. Il sudore favorisce e affretta la guarigione delle lesioni cutanee superficiali. Uno studio dell’Università del Michigan, recentemente apparso su Aging Cell, dimostra come le ghiandole sudoripare siano anche portatrici di nuove cellule sane, che aiutano a formare il nuovo epitelio meglio e più velocemente.
Infine, restano le indicazioni igieniche e le precauzioni per la guarigione che ogni buon professionista del settore sicuramente vi darà, oltre ovviamente tutto ciò che nasce dal buonsenso, per non incorrere in infezioni e guai vari. Ma l’estate resta una stagione ottima per ricevere un tatuaggio. Quindi, se il bel tempo vi fa venire voglia di tattoo… non dovete per forza aspettare l’autunno. Fate affiorare subito i vostri sogni sulla pelle, e portateli con voi con orgoglio. Alla prossima!